Betlemme: Basilica della Natività
La Basilica della Natività
Il cortile lastricato, davanti alla basilica, occupa una parte dell’antico colonnato dell’atrio; si osservano ancora alcune tracce delle colonne nella parete, a destra, del convento armeno.
La facciata, rinforzata diverse volte lungo i secoli, aveva una volta tre porte di entrata; ora non ne resta che una sola ed anche questa rimpicciolita sempre più fino a essere ridotta ad un solo stretto e basso passaggio. Si possono osservare ancora sopra l’entrata le tracce delle porte appartenenti ai diversi periodi: dalle modanature bizantine all’arco crociato.
Il basso passaggio introduce nel nartece primitivo, immerso nell’oscurità per la chiusura di tutte le finestre della facciata.
Una porta di legno che risale al 1227, scolpita da artisti armeni, introduce nella basilica che misura m 54 x 26 circa.
Appena entrati, sulla parete di sinistra, si apre una bassa porta che conduce nel chiostro della chiesa francescana di S. Caterina.
La basilica è divisa in cinque navate da quattro ordini di colonne monolitiche in pietra rosata; su di esse sono ancora visibili tracce delle antiche decorazioni pittoriche. Il tetto è a travi scoperte; nella sistemazione attuale risale al XVII sec., riparato poi nel secolo scorso.
Dei vecchi mosaici che ricoprivano tutte le pareti, non restano che poche tracce. In origine (sec. XII) raffiguravano l’albero genealogico di Gesù secondo le indicazioni di Mt 1,1-17 e Lc 3,23-38 (parete sud), i Concili relativi al mistero dell’Incarnazione (parete nord) e scene della vita di Gesù (braccio nord). Sotto il livello dell’attuale pavimentazione di epoca giustinianea, si può in alcuni punti osservare il pavimento musivo della basilica di Costantino; i mosaici sono per lo più a motivi geometrici.
Ai fianchi del coro greco che si alza al centro del transetto, si trovano le due entrate che scendono alla grotta della Natività. Le porte in bronzo e i due portali in marmo sono di epoca crociata.