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Masada

La fortezza di Masada
È situata sulla sponda occidentale del Mar Morto in una zona desolata e desertica bruciata da un sole implacabile e si erge, isolata, su uno sperone roccioso completamente staccato dalle rocce che si elevano tutt’intorno ad anfiteatro, a 450 m sopra il livello del Mar Morto. I versanti che scendono a picco sulla pianura circostante misurano un’altezza di 246 m verso est e 180 m verso ovest; la cima pianeggiante misura 8 ettari, in buona parte coltivabili. È di forma romboidale allungata: la lunghezza (nord-sud) è di 610 m, la larghezza massima (est-ovest) è di 198 m.
È una delle fortezze che proteggevano il lato meridionale del regno (di fronte ad essa sta Macheronte). Luogo del tutto desertico e praticamente disabitato sino all'epoca di Erode è in una posizione di capitale importanza sulla via da Gerusalemme verso il Mar Morto. Vi sono due soli sentieri di accesso (oggi ci si arriva anche in funivia).

Scoperta solo alla fine del secolo scorso, la fortezza di Masada è stata completamente messa in luce negli anni 1963-65 dal prof. Y.Yadin dell'Università ebraica di Gerusalemme. Di eccezionale valore storico e archeologico è un simbolo per gli ebrei (oggi è il luogo della cerimonia del giuramento delle reclute). Due le piste di riflessione in questo luogo mai ricordato dalla Bibbia: la storia di Erode il Grande prima e dei "sicari" dopo e il simbolismo legato a Masada: libertà o morte. Eroismo o fanatismo?

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