Quartiere ebraico: Sinagoga di Ramban
Quartiere ebraico
Fu centro della resistenza ebraica nella guerra del 1948. Solo vent'anni dopo (Guerra dei Sei Giorni, 1967), esso ridivenne quartiere ebraico. La sua attuale restaurazione merita una attenta visita sia dal punto di vista storico-archeologico che architettonico.
È in questo quartiere che, secondo gli studiosi, dovrebbe trovarsi il palazzo degli Asmonei e probabilmente anche la fortezza Akra di cui parla Giuseppe Flavio (Guerra Giud. 1,1,49 con 2,15 e V,4,1).
Al tempo di Gesù, anche sotto i procuratori romani successivi a Pilato, il palazzo degli Asmonei continuò ad appartenere alla famiglia degli Erodi. In quel palazzo fu condotto Gesù durante il suo processo.
«Pilato, saputo che Gesù apparteneva alla giurisdizione di Erode. lo mandò a Erode che in quei giorni si trovava a Gerusalemme per l'occasione delle feste di Pasqua» Lc 23,85.
Purtroppo, la recentissima esplorazione ebraica afferma di non aver trovato nulla che possa confermare la notizia sia del Libro dei Maccabei che di Giuseppe Flavio. Rimane il dubbio che le moderne costruzioni nascondano ancora ciò che avremmo desiderato trovare.
Sinagoga di Ramban
Dirigendosi verso la parte sud del Cardo (porta di Sion) si arriva alla Sinagoga di Ramban: Ramban è il nome abbreviato di un grande commentatore medioevale talmudico: Rabbi Moshe ben Nachman (R.M.B.N.). Tale sinagoga indica la discesa in questo quartiere, nel 1400, della comunità ebraica, dapprima insediatasi sul Sion (cristiano). Distrutta nel 1474 dai musulmani, ma subito ricostruita, divenne centro di tutte le comunità fino alla metà del XVI secolo. Poi fu trasformata in un negozio per ben 380 anni. Dal 1967 riprese il suo proprio uso sinagogale.