Il Litostroto della Fortezza Antonia
Litostroto (in greco: lithostrotos, cioè: lastricato, selciato; in aramaico: gabbetha, gabbatha, cioè: dosso, rilievo, luogo alto). La narrazione evangelica (Gv 18,28ss) dà questo nome ad un luogo situato di fronte al pretorio, nel quale i giudei non vollero entrare perché, essendo la vigilia di Pasqua, non volevano contaminarsi. Comunemente si localizza questo luogo presso l'attuale convento di Nostra Signora di Sion.
Il lastricato, spostato nella nuova sistemazione voluta da Adriano, è possibilmente quello del cortile dell'antica fortezza Antonia, dove secondo un'opinione probabile, Gesù fu processato da Pilato, flagellato e schernito dalla guarnigione del pretorio. Le lastre del suolo, in calcare rosso, nonostante i lunghi secoli di guerre e distruzioni, si sono ben conservate. Un mosaico moderno raffigura Gesù caricato della croce che si avvia verso il Calvario. Il pavimento è segnato da canaletti profondi 5-6 cm; essi servivano per incanalare l'acqua piovana nella vicina cisterna. Verso il centro sono custoditi con molta cura alcuni giochi incisi sulla pietra del lastricato, con essi i soldati della guarnigione occupavano il loro tempo libero.
Non è evidentemente possibile indicare con esattezza dove si siano svolti i diversi episodi della passione ambientati nel pretorio.