L'insediamento arabo del IX secolo al Garigliano, che fu la base saracena più vicina a Roma dall'881 al 915
Non è ancora stato individuato con sicurezza il sito, noto dalle fonti medioevali come Mons Garelianus, che fu insediamento saraceno dall’881 al 915. Negli ultimi anni sono state svolte ricerche da una missione archeologica organizzata dal Museo d’Arte Orientale di Roma e dalla Soprintendenza laziale nel sito di Monte d’Argento, a pochi chilometri dallo scavo archeologico della città romana di Minturno, alla foce del Garigliano. Nel Museo d’Arte Orientale sono state catalogate 10984 schede inventariali, secondo il progetto di catalogazione ex lege 160/88 e circa 400 schede di catalogo dei reperti più rilevanti. Non è stato ancora chiarito se sia quello il sito in questione o, piuttosto, il Monte d’oro, più vicino a Scauri. Certo è che l’insediamento non fu senza significato e tutte le cittadine della costa e dell’entroterra subirono devastazioni per gli attacchi provenienti da questo luogo.
Per una prima introduzione alla questione vedi su questo stesso sito <a href="http://www.gliscritti.it">www.gliscritti.it</a> l’articolo <a href="http://www.gliscritti.it/approf/2007/saggi/arablazio/arablazio.htm">Gli arabi nel Lazio nei secoli IX e X</a> di Giuseppe Cossuto e Daniele Mascitelli.
L’insediamento del Garigliano ebbe una vita simile, sebbene la cronologia sia leggermente sfalsata, alla roccaforte saracena di Fraxinetum (l'odierna La Garde-Freinet, sul Golfo di Saint Tropez, sotto la montagna che ancora porta memoria di quegli anni, il Massif des Maures), attiva dall’890 al 975, che fu la punta più avanzata sulle coste francesi e che divenne punto di partenza per le scorrerie moresche in Provenza ed in Liguria e fin nelle Alpi.