Il flauto magico (Die Zauberflöte), di W.A. Mozart, nella versione di Ingmar Bergman
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Il grande Ingmar Bergman, regista teatrale prima che cinematografico, diresse nel 1975 Il flauto magico (Die Zauberflöte), di W.A. Mozart. A differenza di Joseph Losey che, per girare il Don Giovanni, spostò la scena all’aperto, il regista svedese decise di girare il film in teatro, conservando l’ambientazione originale mozartiana. Il risultato è straordinario.
Non è facile, purtroppo, vedere il film in una sala cinematografica. È possibile farsene un'idea su You tube, anche se la qualità dei video e degli audio non è spesso buona. Inoltre, per esigenze di diritti d'autore, i video vengono rimossi e bisogna rintracciarli di nuovo su nuovi canali.
L'opera è imperdibile e non si può fare a meno di vedere almeno una volta nella vita il modo incredibile in cui il regista rende l'Ouverture e l'inizio del primo Atto con Tamino salvato dalle Tre dame, cui segue la prima apparizione di Papageno.
Qui l'opera di Beergman su Youtube, disponibile finché non sarà rimossa:
Per approfondimenti su Mozart ed il significato del Flauto magico, cfr. Il “divino” Amadeus e la grazia della fede: per Mozart cattolico. Dalla Grosse Messe al Requiem, di Andrea Lonardo. Sempre su Mozart, vedi anche Dal Mozart e Salieri di Alexandr Puškin all’Amadeus di Peter Shaffer ed, infine, di Miloš Forman: la genesi della leggenda della presunta morte per avvelenamento. Una recensione ed un invito alla lettura della biografia di Salieri scritta da Volkmar Brauenbehrens, di Andrea Lonardo e La leggenda degli ultimi anni di Mozart e la realtà storica. Appunti da una conferenza del prof. Francesco Zimei.