Hanno rischiato la vita per sotterrare i loro manoscritti
vicino ai crematori di Auschwitz. Hanno nascosto un intero archivio
storico nel ghetto di Varsavia, prima della rivolta del ghetto,
perché giungesse fino a noi.
Il Diario di Anna Frank, abbandonato per terra ad Amsterdam, è
giunto fortunosamente fino a noi, passato inosservato sotto gli occhi
dei nazisti.
Gli ebrei del Sonderkommando di Treblinka hanno accettato
di morire, nella rivolta del campo della morte, perché qualcuno
di loro potesse sopravvivere e raccontare.
Molti dei sopravvissuti allo sterminio hanno sentito il dovere di superare
il dolore del ricordo per raccontare la loro storia e, con essa, quella
di milioni di altri che non sono sopravvissuti. Così hanno fatto
Primo Levi, Jean Améry ed Elie Wiesel, scampati
al campo di Auschwitz 3, Buna Monowitz.
La rassegna libraria Voci dalla Shoah vuole obbedire al loro comando:
non dimenticate, ricordateci.
Vuole essere memoria di chi ha sofferto. Vuole onorare chi nel morire
ha cercato di conservare umanità, di aiutare, di opporre resistenza,
di testimoniare speranza, e chi non vi è riuscito.
È vergogna per chi ha colpito.
È interrogativo per chi è restato nella propria casa a guardare,
senza voler guardare in faccia ciò che aveva intuito.
Tramite gli scritti raccolti la memoria, la vergogna e l'interrogativo
giungono fino a noi.
La mostra, nata nel Centro culturale Due Pini , arricchita nel
Centro culturale L'Areopago, ulteriormente ampliata dal Centro
culturale Gli scritti, espone libri di memorie sull'Olocausto, accompagnati
da un percorso espositivo. Vengono insieme presentate le mappe del
ghetto di Varsavia e di Cracovia e dei 3 campi di Auschwitz,
insieme a volumi fotografici che raccolgono le immagini degli anni
dello sterminio relative alla vita dei ghetti e dei Lager.
La mostra è stata presentata per la prima volta nell'Auditorium
Due Pini, in occasione del ciclo cinematografico “Nazismo: una
follia inevitabile?”, tenutosi dal 10 al 31 marzo 1995. La conferenza
di inaugurazione vide la relazione del prof. Vittorio Emanuele Giuntella,
reduce dai campi e professore di Storia moderna presso l'Università
di Roma La Sapienza.
È stata successivamente esposta, in occasione della Giornata del
dialogo ebraico-cristiano 1996, nei locali dell'Istituto dell'Assunzione,
dal 17 al 25 gennaio 1996. In tale occasione venne inaugurata alla presenza
dell’allora rabbino capo di Roma Rav Prof. Elio Toaff , di
S.Ecc. Mons. Clemente Riva, che era vescovo ausiliare di Roma e
presidente della Commissione diocesana per i rapporti con l'ebraismo,
e di Piero Terracina, reduce dal campo di Auschwitz. Durante l'esposizione,
aperta alle scuole medie superiori romane, intervennero Luigi Sagi,
reduce da Auschwitz, ed Ercole Maranzana, reduce da Flossenburg
e da Dachau, allora presidente della sezione romana dell'ANED (Associazione
Nazionale Ex-Deportati).
In occasione del convegno annuale “Giovani verso Assisi ”,
organizzato dai francescani conventuali di Assisi e dedicato quell'anno
alla figura di Massimiliano Kolbe, la mostra fu esposta nei locali annessi
alla Basilica di S.Francesco in Assisi, nel novembre 1996 e subito
dopo è stata allestita nei locali della libreria Coletti a S.Pietro.
Nel corso del convegno internazionale Bene e maledopo Auschwitz,
che si è tenuto dal 22 al 25 settembre 1997 presso la Pontificia
Università Gregoriana, la mostra è stata esposta in
collaborazione con la Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della
Diocesi di Roma .
Un nuovo allestimento è stato realizzato per l'esposizione avvenuta
a cura del Centro Culturale L'Areopago, presso la parrocchia di
S.Melania, dal 18 gennaio al 3 febbraio 2001, in occasione della Prima
Giornata della Memoria in Italia. In questa occasione la mostra fu
inaugurata il 18 gennaio 2001, con una conferenza di Shlomo Venezia,
ex-deportato di Auschwitz e visitata, nei giorni successivi, dagli alunni
delle scuole delle zone AXA, Casalpalocco, Acilia, Infernetto.
Il presente catalogo disponibile on-line è l'ultimo aggiornamento
della mostra, ad opera del Centro culturale Gli scritti,
presso il quale sono oggi depositati tutti i materiali della mostra.
Per ogni informazione è possibile contattare i curatori utilizzando
l’indirizzo di posta elettronica centroculturale@gliscritti.it
Un ringraziamento particolare va a Paola Alcaro, Simone Bellarelli, Giulia
Balzerani, Silvia Cascino, Domitilla Coltellacci, Silvia Dalmastri, Cesare
Decanini, Filippo Degni, Andrea Dieni, Jeffrey Do Rosario, Chiara Fasanelli,
Simone Felli, Nicola Filippi, Stefano Lonardo, Chiara Mancusi, Francesca
Maruffi, Paolo Molajoni, Angelo Mottola, Francesca Palazzolo, Fiorella
Papi, Valeria Sansoni, Andrea Mascetti e Marina Servo per aver curato
la trascrizione dei testi della mostra in lunghe ore di lavoro. Senza
di loro questa mostra non esisterebbe.
Giovanni Lonardo e Pier Luigi Quatrini sono stati, invece, autori delle
schede su Primo Levi e su Emmanuel Lévinas.
Il Centro culturale Gli scritti (30/3/2008)
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