Rotolo Isaia a Qumran |
A Qumran sono stati ritrovati, almeno in stato frammentario,
tutti i libri della Bibbia ebraica ("protocanonici"), tranne quello di Ester
(anche se altri testi dimostrano che esso non era sconosciuto) oltre ad altri
testi apocrifi e agli scritti riguardanti la dottrina di Qumran.
Il più noto è il famoso 1QIsA (Rotolo A – poiché
di Isaia a Qumran esiste anche una seconda copia più frammentaria detta
B – del profeta Isaia rinvenuto nella grotta 1). Questo grande rotolo
di Isaia, lungo quasi 7,5 metri risale a più di 2.200 anni fa. Diciassette
pezzi di pelle sono stati cuciti per formare questo rotolo. Su 54 colonne sono
scritti tutti i 66 capitoli del profeta Isaia. Sul margine all'estrema sinistra,
si riconosce la cucitura fra due pezzi di pelle. Durante la rilettura, lo scrittore
ha aggiunto le parole mancanti, inserendole fra le righe. Quando il posto per
la correzione non bastava, egli ha continuato a scrivere in margine verso il
basso.
Il testo di 1QIsA è un testo consonantico, senza la vocalizzazione che
solo nel Medioevo diverrà usuale (ma, tuttora, nella lettura sinagogale,
i rotoli della Torah non hanno vocalizzazione scritta). Il suo testo consonantico
è assolutamente uguale a quello che conosciamo dalla Bibbia masoretica,
i cui manoscritti più antichi in nostro possesso risalgono al X secolo
d.C. Questo ci da conferma della serietà della trasmissione scribale
del testo sacro.
Una distinzione – che è ormai usuale negli studi scientifici sul
profeta e che aiuta a distinguere differenti autori e periodi nella composizione
del libro - tra un primo, un secondo (Deuteroisaia) ed un terzo Isaia (tritoIsaia)
non è riscontrabile in questo rotolo, visto che i capitoli 39 e 40 sono
stati copiati sullo stesso pezzo di pelle. Lo stesso dicasi per i capitoli 55
e 56. Il rotolo è scritto praticamente di getto. Una lacuna notevole
di tre righe, si trova soltanto alla fine di Isaia 33 – cioè esattamente
al centro del rotolo. Sembra che due scrittori si siano divisi il compito di
trascrivere il testo.
E', però, importante rilevare che varianti significative rispetto al
Testo Masoretico sono state trovate in frammenti di altri libri biblici rinvenuti
a Qumran, ad esempio in alcuni brani del Deuteronomio (Dt 32, 8) dove l'ebraico
medioevale dice “figli di Israele” abbiamo a Qumran “figli
di Dio” e nella LXX “angeli” (cosa che farebbe pensare a residui
di politeismo presenti in testimoni più antichi e scomparsi poi nella
tradizione del testo).