Indissolubilità del matrimonio:
grazia o disgrazia? (tpfs*)


Note su di una canzone di Fiorella Mannoia
di Andrea Lonardo

Quando parliamo dell'indissolubilità dell'amore sentiamo spesso l'irrisione di chi crede che non sia possibile. Più profondamente, però, la situazione moderna si caratterizza non tanto per questa affermazione, quanto per un presupposto ancora più radicale, cioè che non abbia senso. L'indissolubilità viene così relegata a tema secondario, relitto di un passato ormai scomparso.
Noi affermiamo, invece, in maniera altrettanto radicale, che, senza l'indissolubilità dell'amore, è la vita umana a non avere alcun senso, condannata alla disperazione.
La fedeltà dell'amore è, infatti, quella sua qualità che lo svincola dal mio egocentrismo. Non che non conti ciò che io faccio e sono, ma il motivo dell'amore che l'altro nutre per me, non sta in nessuna delle mie caratteristiche, né nella mia bellezza, né nella mia intelligenza, né nella mia bontà, o qualsivoglia altra cosa, né nell'insieme di tutte queste realtà ed, in ultima analisi, neanche da me stesso. Se l'amore che l'altro porta per me non dipendesse radicalmente dalla libertà dell'altro, dalla sua decisione di volermi bene, ma fosse, invece, necessaria conseguenza della mia presenza, per ciò stesso sarebbe distrutto come amore. E' illusorio e profondamente narcisistico pensare che l'altro mi ami a motivo di come sono fatto e smetta di amarmi per errori che commetto. L'altro, nella sua libertà e nel suo bene, può conservare l'amore anche dinanzi al mio sbaglio, come può interrompere l'amore anche dinanzi alla mia irreprensibilità.
E' qui il fondamento dell'indissolubilità. E' il poter credere alla fedeltà dell'altro che ci amerà, nonostante l'emergere del nostro limite e del nostro peccato, ed è la stessa promessa donata all'altro. Se così non fosse, dovremmo ogni giorno sedurre e conquistare l'altro, nella continua attesa di un fallimento che sopraggiungerebbe all'errore.
No! Un figlio ha bisogno della certezza che il padre lo amerà sempre, anche quando non condividerà una sua scelta. Un amico vive della certezza della fedeltà del suo amico, anche quando la vita lo porterà lontano. Soprattutto l'uomo vive della fede che “nulla potrà mai separarci dall'amore di Cristo”. E l'uomo e la donna sanno di poter confidare l'uno nella presenza dell'altro, perché l'uno e l'altra, nel Signore, hanno compreso che dono incommensurabile è iniziare ad amare. E non si ritireranno più.
E' per questo che siamo stati colpiti e commossi da una recente canzone di Fiorella Mannoia. Nella concisione della parola poetica - “Mai nessuna meraviglia potrà più toccarmi, mai nessuna comprensione potrà mai guarirmi, mai nessuna punizione sarà più severa, mai nessuna condizione sarà mai più vera. Quale grado di stupore potrei superare? Quale tipo di dolore potrei consumare? Non ho più te, sono sola al mondo. Non ho più te, buio più profondo” - ci appare il potere devastante della rivelazione di non poter più credere all'amore che l'altro mi ha promesso e mi ha donato. E' il mondo intero che perde di senso. All'uomo, se così fosse, non resterebbe che affidarsi alla propria opera, senza poter mai confidare in alcuno che sia vivente fuori di lui. “Mai nessuna condizione sarà mai più vera”. E' la ferita che viene aperta dalla scoperta di non poter confidare nella libertà dell'amore, cioè di non poter confidare nell'altro. E' il motivo profondo, ben più profondo del semplice imperativo morale, per il quale la Chiesa continua ad annunciare, con gioia, la fedeltà e l'indissolubilità dell'amore, senza lasciarsi scoraggiare. La Chiesa ha imparato questo dal sangue del Cristo, che ha donato se stesso per trasformarci nella sua Sposa e perché ricevessimo la parola certa e non ritrattabile che saremo amati, nonostante il nostro peccato. Questo il testo intero della bellissima canzone Fragile, scritta da Piero Fabrizi e cantata da Fiorella Mannoia. E' la canzone che da il titolo al suo ultimo album.

Fragile

Mai nessuna meraviglia potrà più toccarmi
Mai nessuna comprensione potrà mai guarirmi
Mai nessuna punizione sarà più severa
Mai nessuna condizione sarà mai più vera

Se il mio cuore avesse fiato correrebbe ancora
Invece resta lacerato dentro una tagliola
Quale grado di stupore potrei superare
Quale tipo di dolore potrei consumare

Non ho più te
Sono sola al mondo
Non ho più te
Buio più profondo
Non ho più te
Sono sola al mondo
Non ho più te
Buio più profondo

E' un altare di ricordi questa stanza nera
Sacro luogo di promesse per la vita intera
Quanto nitido rancore dovrò cancellare
Quale livido silenzio dovrò sopportare

Non ho più te
Sono sola al mondo
Non ho più te
Buio più profondo
Non ho più te
Sono sola al mondo
Non ho più te
Buio più profondo
Non ho più te
Sono fragile perché
Non ho più te
Sono fragile perché
Non ho più te

Sono fragile perché
sono un nido caduto
Sono fragile
perché non ho più te

Sono fragile perché
sono seta nel fuoco
Sono fragile
perché non ho più te
Sono fragile perché
sono un nido caduto
Sono fragile perché
non ho più te
Sono fragile perché
sono seta nel fuoco
Sono fragile perché
non ho più te.

Non ho più te
Sono sola al mondo
Non ho più te
Buio più profondo
Non ho più te
Sono sola al mondo
Non ho più te
Buio più profondo
Non ho più te
Sono fragile perché
Non ho più te
Sono fragile perché
Non ho più te.


[Torna all'inizio | Approfondimenti]