Segreti (tenere i)   

Dal libro del Siracide 19, 7-12; 27, 16-21


 

Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno;
non parlarne né all’amico né al nemico,
e se puoi farlo senza colpa, non svelare nulla.
Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te
E all’occasione ti avrà in odio.
Hai udito una parola? Muoia con te!
Sta’ sicuro, non ti farà scoppiare.
Per una parola lo stolto ha i dolori,
come la partoriente per un bambino.
Una freccia confitta nella carne della coscia:
tale una parola in seno allo stolto.
Chi svela i segreti perde la fiducia
E non trova più un amico per il suo cuore.
Ama l’amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti non seguirlo più,
perché come chi ha perduto un defunto,
così tu hai perduto l’amicizia del tuo prossimo.
Come un uccello, che ti sei fatto scappare di mano,
così hai lasciato andare il tuo amico
e non lo riprenderai.
Non seguirlo perché ormai è lontano;
è fuggito come una gazzella dal laccio.
Poiché una ferita si può fasciarla
E un’ingiuria si può riparare,
ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.

 


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