Essere vescovo

da Alzatevi, andiamo! di Giovanni Paolo II

 


Il vescovo è segno della presenza di Cristo nel mondo, ed è una presenza che va incontro agli uomini lì dove stanno: li chiama per nome, li rialza, li conforta con l'annuncio della Buona Novella e li raduna alla stessa Mensa. Per questo il vescovo, che appartiene al mondo intero e alla Chiesa universale, vive la sua vocazione lontano dagli altri membri del Collegio episcopale per essere in stretta connessione con gli uomini che, nel nome di Cristo, raduna nella sua Chiesa particolare. Allo stesso tempo, proprio per coloro che raduna, egli diventa segno del superamento della loro solitudine, perché li pone in collegamento con Cristo e, in Lui, sia con tutti coloro che Dio ha scelto prima di loro sin dall'inizio del mondo, sia con coloro che ancora radunerà nella sua Chiesa dopo di loro, sino ai chiamati dell'ultima ora. Tutti sono presenti nella Chiesa locale per mezzo del ministero e del segno del vescovo. Il vescovo esercita il suo ministero in maniera veramente responsabile quando sa suscitare nei suoi fedeli un vivo senso di comunione con se medesimo e, attraverso la propria persona, con tutti i credenti della Chiesa sparsa nel mondo. Nella mia Cracovia ho fatto esperienza personale di questo senso di cordiale unione vissuto da parte dei sacerdoti, degli ordini religiosi e dei laici. Che Dio li ricompensi! Sant'Agostino, chiedendo aiuto e comprensione, era solito dire ai fedeli: "Forse molti semplici cristiani giungono a Dio percorrendo una via più facile della nostra e camminando tanto più speditamente, quanto minore è il peso di responsabilità che portano sulle spalle. Noi invece dovremo rendere conto a Dio prima di tutto della nostra vita, come cristiani, ma poi dovremo rispondere in modo particolare dell'esercizio del nostro ministero, come pastori". Questo è il mistero dell'incontro mistico di uomini "di ogni nazione, razza, popolo e lingua" (Ap 7,9) con Cristo presente nel vescovo diocesano, intorno al quale si riunisce, in un preciso momento storico, la Chiesa locale. Com'è forte questo legame! Con quali magnifici vincoli ci unisce e ci salda insieme! Feci esperienza di ciò durante il Concilio. In modo particolare sperimentai la collegialità: l'intero episcopato con Pietro! Riprovai tale esperienza in modo particolare durante gli esercizi spirituali che guidai nel 1976 per la curia romana, stretta intorno al Papa Paolo VI.


 

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