Albania, a pochi chilometri da noi: un'intervista a d.Andrea Di Camillo
di Flavia Silli


Ripresentiamo on-line un articolo di Flavia Silli che ha intervistato d.Andrea Di Camillo, vice-parroco di S.Melania, sull'esperienza missionaria delle suore pastorelle in Albania, nel quartiere di Fermentim a Scutari, da lui visitato nell'estate 2005. Il breve articolo è apparso su Romasette, supplemento di Avvenire, domenica 23 ottobre 2005, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale.

Una strada polverosa e dissestata nella periferia industriale di Scutari (nel nord dell’Albania) porta alla comunità missionaria di Fermentim, gestita dalle Suore di Gesù Buon Pastore. Qui don Andrea Di Camillo, 27 anni, viceparroco di Santa Melania Juniore all’Axa, ha affiancato per una settimana le religiose nella loro attività pastorale. «È impressionante - racconta - pensare che a 200 chilometri dalla costa pugliese esistano delle condizioni di vita così disagiate in cui le suore svolgono un servizio missionario complesso, che va dalla formazione di base della persona a quella didattica e spirituale». Un lavoro, dunque, che comprende, oltre la preparazione ai sacramenti, anche la cura della casa e dell’igiene personale e l’alfabetizzazione delle nuove generazioni. «Le catechesi affrontano temi semplici, perché la gente del posto è a totale digiuno della fede. Il sogno dei giovani albanesi è di fuggire dal loro Paese, ancora condizionato dai trascorsi politici che ne hanno caratterizzato la storia». La corruzione politica fa ancora parte del modo di ragionare della popolazione, che vive spesso ai margini della legalità. «Trasmettere i valori cristiani è una sfida quotidiana irta di difficoltà - spiega don Andrea -, ma è accompagnata dalla gratitudine di molti albanesi che riconoscono la testimonianza di carità delle suore e dei volontari». Sono tanti infatti i giovani che, incuriositi dalla scelta di vita del sacerdozio e della consacrazione, iniziano a partecipare con sollecitudine alle attività pastorali: «È un traguardo importante - conclude il viceparroco - perché l’evangelizzazione è più efficace quando sono proprio gli albanesi a promuoverla». Don Andrea ha deciso che tornerà nuovamente la prossima estate in Albania: «Il progetto - annuncia - è di portare un piccolo gruppo di giovani della parrocchia a Fermentim per collaborare con gli animatori del posto».

Flavia Silli


[Carita']