L’amante di Leonardo [da Vinci], di Massimo Gramellini

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 11 /04 /2021 - 23:33 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo da Il Corriere della Sera del 27/3/2021 un articolo di Massimo Gramellini. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per ulteriori testi, cfr. la sotto-sezione Umanesimo e Rinascimento nella sezione Arte e fede.

Il Centro culturale Gli scritti (11/4/2021)

Si può mandare in carcere un personaggio storico che non c’è mai stato, con l’accusa di avere ucciso una modella che non è mai esistita? Per fiction, pare di sì. Ci hanno spiegato che per fiction si può fare tutto, anche sospettare Leonardo da Vinci di femminicidio, pur di scongiurare il rischio che la sua storia si trasformi in «una rottura di palle», come ha efficacemente sintetizzato l’interprete della vittima, Matilda De Angelis. E pazienza se Leonardo non sarà d’accordo, avendo avuto una vita già abbastanza movimentata di suo, a cui forse non sentiva il bisogno di aggiungere un soggiorno in cella per l’ultimo reato che gli sarebbe venuto in mente di commettere. Intendiamoci, sui caratteri si è sempre lavorato di interpretazione: l’Antonio brillante oratore di Shakespeare ha ben poco a che spartire con la nomea di soldataccio attribuitagli dagli antichi. Però a Leonardo è stata addirittura stravolta la biografia. Come se in una fiction futura su Berlusconi, il Cavaliere indossasse i panni di un frate trappista dedito alla più ferrea castità. (Mi si passi l’esempio, ma di Leonardo oggi non se ne vedono).

Curioso il rapporto che lega i contemporanei alla Storia. Non ci facciamo scrupolo di rimuovere le cose vere, appena ci sembra che possano urtare la suscettibilità di qualcuno. In compenso introduciamo nei racconti popolari le balle più assurde. E lo scopo è sempre lo stesso: ricostruire il passato sulla misura dei nostri pregiudizi e dei nostri comodi.

© Il Corriere della Sera RIPRODUZIONE RISERVATA