Preghiera all’inizio dell’anno pastorale e benedizione dei collaboratori parrocchiali (a cura dell’ Ufficio liturgico e dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Roma) che include la preghiera che il Vicario mons. Angelo De Donatis ha composto per questo anno pastorale: Preghiera dei genitori e degli educatori per i figli

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 30 /09 /2017 - 10:22 am | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito lo schema di preghiera all’inizio dell’anno pastorale con la benedizione dei collaboratori parrocchiali, a cura dell’ Ufficio liturgico e dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Roma, che include la preghiera che il Vicario per la Diocesi di Roma, mons. Angelo De Donatis, ha composto per questo anno pastorale 2017/2018: Preghiera dei genitori e degli educatori per i figli. Per approfondimenti, cfr. la sezione Catechesi, scuola e famiglia.

Il Centro culturale Gli scritti (30/9/2017)

Ufficio liturgico
Ufficio catechistico
Diocesi di Roma 

PREGHIERA ALL’INIZIO DELL’ANNO PASTORALE E BENEDIZIONE DEI COLLABORATORI PARROCCHIALI

In molte parrocchie della Diocesi si è consolidato l’uso di iniziare l’anno pastorale con un momento particolare di preghiera: la benedizione per affidare al Signore la ripresa delle normali attività parrocchiali e per dare alla comunità un segnale visibile che, dopo i mesi della pausa estiva e il tempo della programmazione, la parrocchia riparte con nuovo slancio. Questo momento di ripartenza è ancora più forte quando cambia la guida della comunità o si avvicendano i vicari parrocchiali.

In primo luogo vorremmo dare ai parroci e ai loro collaboratori alcuni elementi da considerare per organizzare questo momento:

  1. Si tratta davvero di una “apertura”? Indubbiamente in estate la tensione delle attività si allenta, le persone vanno in vacanza, i ritmi diventano più blandi… Viene un momento in cui, facendo leva anche sulle energie ritemprate dal riposo, è necessario riprendere le fila e rilanciare. Ma dobbiamo sempre stare attenti a non mandare segnali controproducenti: non c’è una “chiusura dell’anno pastorale” (e questa espressione non va mai usata per feste o incontri nel mese di giugno!): l’attività pastorale non va mai in vacanza, la chiesa è sempre aperta, il Signore è sempre con noi, l’ascolto e la meditazione della Parola e la celebrazione dei divini misteri sono per i cristiani l’alimento quotidiano e non il “lavoro” dei mesi invernali! In prospettiva, occorre già cominciare a pensare a come pianificare la prossima estate, in modo che – nei limiti dell’umano possibile – ogni celebrazione abbia sempre il suo lettore, un ministrante, un organista, e ogni giorno ci sia qualcuno pronto ad accogliere un visitatore, a rispondere al telefono, a dare informazioni, ascolto, aiuto concreto. E soprattutto: i malati e gli anziani che non possono andare in vacanza hanno diritto di sperimentare concretamente che la comunità cristiana non è andata in vacanza da loro neppure in agosto! Naturalmente si eviterà di dare a questo inizio dell’anno pastorale qualsiasi coincidenza, cronologia o tematica, con l’anno scolastico. Ci si potrà confrontare con il consiglio pastorale, e soprattutto con i catechisti, perché i periodi di vacanza scolastica (soprattutto i giorni santi di Natale e della Settimana Santa, ma anche l’estate, con le opportune modifiche dell’orario delle celebrazioni domenicali che coinvolgano l’oratorio estivo, come si spiega nel sussidio diocesano Iniziare a celebrare. La messa dell’Iniziazione cristiana a cura dell'Ufficio catechistico e dell'Ufficio liturgico) non siano vacanza dalla catechesi, ma periodo ancora più ricco di preghiera, celebrazione, attività, esperienza di comunità, attraverso tutte le iniziative che l’amore e la fantasia vorranno suggerire.
  2. I destinatari. Spesso si imparte una particolare benedizione ai catechisti. Ma, per quanto determinante sia questo servizio di evangelizzazione, esso non esaurisce la ricchezza ministeriale della comunità. Si suggerisce quindi di pensare a un momento per tutte le persone impegnate nella pastorale (evitiamo di proposito il termine operatore, molto inflazionato e legato al fare): insieme ai catechisti ci sono coloro che prestano servizio nella liturgia (lettori, accoliti, ministri straordinari della comunione, ministranti, sacristi, coristi e organisti, persone che curano la pulizia e il decoro della chiesa come pure l’ornamentazione floreale), i volontari della carità nelle sue varie forme (assistenza ai malati e agli anziani, ai poveri, centro di ascolto,…), i volontari che lavorano con i bambini (precatechesi, asili parrocchiali, oratorio…) e gli adolescenti, i collaboratori dell’ufficio parrocchiale, ma anche i tecnici e gli operai che offrono la loro competenza a titolo gratuito come contributo alla crescita della comunità di cui si sentono parte (elettricisti, muratori…), gli animatori della pastorale della cultura e del lavoro.
  3. La forma celebrativa.Si comprende che molte parrocchie facciano questo momento di preghiera all’interno della celebrazione dell’Eucaristia domenicale: la Domenica è il giorno del Signore al quale prestiamo il nostro servizio ed è il giorno della comunità cristiana radunata intorno a Lui. Si abbia però cura che questo momento di benedizione non diventi predominante stravolgendo la celebrazione: si celebri sempre con l’eucologia e le letture del giorno, si dedichi un’intenzione di preghiera universale ai collaboratori pastorali e si collochi la benedizione al termine della celebrazione, dopo la preghiera di post comunione. A questo scopo alleghiamo una proposta di formulario. Si consideri tuttavia la possibilità di convocare la comunità in un giorno feriale, per un momento più prolungato di preghiera, che può assumere la forma di una celebrazione del vespro o di una liturgia della Parola opportunamente strutturata: la messa non è e non deve diventare il contenitore unico e abituale di tutte le iniziative. Lo schema celebrativo potrebbe essere: canto (che sviluppi la dimensione ecclesiale) / segno di croce, saluto e orazione / proclamazione della Parola e breve omelia / preghiera universale in forma di intercessione (intenzioni brevi e risposta in canto) / Preghiera del Signore / Benedizione / preghiera composta dal Vicario.

In ogni caso sarà opportuno mantenere il rito di benedizione dei partecipanti alla catechesi come previsto dal Benedizionale (senza l’Eucaristia) il giorno in cui si costituiranno i gruppi dei bambini e dei cresimandi in vista dei sacramenti dell’iniziazione.

  1. Il presbiterio. Al momento di convocazione e benedizione dei collaboratori pastorali è opportuno che non sia presente solo il parroco, ma, compatibilmente con gli impegni, tutto il presbiterio parrocchiale: vicari, collaboratori, presbiteri ospiti, diaconi.
  2. La preghiera. In particolare quest’anno nei momenti di preghiera degli operatori pastorali recitiamo il testo che il Vicario ha composto per la Diocesi: Preghiera dei genitori per i figli e degli educatori.

BENEDIZIONE DEI FEDELI CHE COLLABORANO ALLA PASTORALE PARROCCHIALE AL TERMINE DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Dopo la preghiera di post comunione, tutti restano in piedi.

Il sacerdote introduce la benedizione con queste parole o altre simili:

Carissimi,
all’inizio del nuovo anno pastorale vogliamo affidare al Signore la nostra comunità e invocare la sua benedizione sul lavoro quotidiano con cui questa comunità si edifica come famiglia dei figli di Dio.
Per intercessione di Maria Santissima, Madre di Dio e madre nostra, [e di San N. nostro patrono], il Signore ci conceda la grazia di diventare testimoni credibili del Vangelo nel nostro quartiere e nei nostri ambienti di vita e di lavoro.
In questo momento di preghiera silenziosa invochiamo la sua protezione su di noi, sul nostro servizio e su tutta la comunità.

Tutti pregano alcuni istanti in silenzio.

Quindi il parroco stende le mani sui presenti e pronuncia la preghiera di benedizione.

Preghiamo.

Guarda con bontà, o Padre,
questi tuoi figli
che si offrono per il servizio nella nostra parrocchia N.;
confermali nel loro proposito con la tua benedizione,
perché nell'ascolto assiduo della tua Parola,
docili all'insegnamento della Chiesa,
si impegnino a celebrarti e a lodarti nella preghiera liturgica,
a istruire i fratelli e a testimoniare a tutti,
in parole e opere, la tua misericordia,
a lode e gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Dio, che ha rivelato in Cristo
la sua verità e il suo amore,
vi faccia testimoni nel mondo
della sua carità e del suo Vangelo.

R. Amen.

Il Signore Gesù
che ha promesso di rimanere con la sua Chiesa
sino alla fine dei secoli,
renda efficaci le vostre parole e le vostre opere.

R. Amen.

Lo Spirito Santo sia sopra di voi,
perché siate veri cooperatori
e ministri della parola.

R. Amen.

E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,

Padre e Figlio + e Spirito Santo.

R. Amen.

Si congeda l’assemblea nel modo consueto.

Si recita la preghiera composta dal Vicario per l’apertura dell’anno pastorale.

O Padre,
ci rivolgiamo a Te all’inizio di questo anno nel quale la nostra comunità desidera dedicarsi in maniera rinnovata a servizio della crescita dei ragazzi e dei giovani.
Siamo consapevoli che il futuro passerà dal modo con cui saremo riusciti a rendere sensibili, forti, libere le coscienze di coloro che oggi sono giovani.
Sappiamo che non possiamo lasciare a loro stesse le nuove generazioni; e che non possiamo lasciare genitori, educatori e insegnanti soli a portare la responsabilità di dare un senso e un orientamento alla vita.
Vogliamo tutti insieme, come comunità, assumerci il compito di dare ai ragazzi e ai giovani ragioni di vita e di speranza; vogliamo con loro credere nel futuro. Vorremmo riuscire a fare loro toccare con mano, nelle nostre esistenze, che la vita vale la pena di essere vissuta e che, alla luce del Vangelo e sulla traccia del tuo Figlio Gesù, essa acquista una vastità di orizzonti, una pienezza e un’intensità che va al di là di ogni possibile desiderio.
Siamo coscienti di aver contribuito a preparare per loro una società che ama più le cose che le persone, che esclude i deboli, che non si indigna per l’ingiustizia e non sa più piangere per il dolore dell’altro.
Tu sai, Padre, che anche gli adulti sono spesso sopraffatti dalla stanchezza, spenti dalla disillusione, e che la vita appare loro talvolta più un peso che una benedizione.
Sappiamo quante volte non abbiamo saputo orientare i desideri dei più giovani, non abbiamo saputo trovare le parole giuste per comunicare loro la bellezza della vita e della fede; quante volte non siamo riusciti a riconoscere e ad accogliere le loro spinte al bene o non abbiamo saputo rispettare e decifrare i loro silenzi.
Come discepoli del tuo Figlio, non abbiamo saputo far vedere tutta la bellezza di una vita vissuta secondo il Vangelo.
Padre,
mentre ti chiediamo di avere misericordia per le nostre povertà, invochiamo con ancora più forza il dono del tuo santo Spirito, senza il quale nulla ci è possibile.
Sostenuti da te, sentiamo di poterti presentare il nostro rinnovato impegno.
Desideriamo impegnarci in modo nuovo per l’educazione delle nuove generazioni.
- Ci impegniamo a sentire tutti i nostri ragazzi e giovani come figli nostri, e ad ascoltarli nel loro bisogno di vita, di amore, di pienezza, di gioia;

- Ci impegniamo a fare loro vedere con la nostra vita di ogni giorno quanto sia bella, buona e gioiosa un’esistenza che si svolge sotto il tuo sguardo di Padre e che attinge al Vangelo di Gesù;

- Ci impegniamo ad avere uno sguardo di predilezione per i ragazzi più fragili, quelli che sono stati troppo poco amati e che rischiano di non credere più in nulla;

- Ci impegniamo a far sì che le ragazze e le giovani siano rispettate per la loro dignità ed educate a custodire per tutti quella riserva di tenerezza di cui ha grande bisogno la società;

- Ci impegniamo a sostenere le famiglie, a diventare ogni giorno alleati dei genitori in quel compito educativo che sentiamo anche nostro;

- Ci impegniamo a non pretendere dai giovani che siano migliori di noi, ma insieme con loro vogliamo dar vita ad un mondo pienamente umano;

- Ci impegniamo a far loro posto nella nostra comunità e nella società, consapevoli che la giovinezza della Chiesa ha bisogno della loro presenza, del loro pensiero, del loro cuore, della loro novità.

Ti presentiamo Padre la nostra preghiera per l’intercessione di Maria, Madre di Gesù e Madre di ogni donna e uomo. Lei, che conosce la bellezza e la fatica di accompagnare verso la vita il giovane Gesù, sostenga il nostro cammino.

Amen

BENEDIZIONE DEI PARTECIPANTI ALLA CATECHESI ALL'INIZIO DELL'ANNO PASTORALE

Tratto dal Benedizionale con alcune varianti nell’apparato rubricale. Si raccomanda di adattare le intenzioni di preghiera e inserire canti idonei alla concreta assemblea che partecipa (bambini, adolescenti, coppie che si preparano al matrimonio…). Ricordiamo anche che il Benedizionale offre un rito di benedizione per i catechisti (pp. 88-96) e una formula per la benedizione dei nuovi catechisti (p. 105): si suggerisce di non cumulare tutto in un unico momento rituale (che ne risulterebbe appesantito) ma di valorizzare questi riti al termine della programmazione catechistica oppure in un ritiro riservato ai catechisti prima dell’inizio delle attività.

Si abbia cura di ornare a festa il fonte battesimale e di accendervi il cero pasquale. 

INIZIO

Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.

SALUTO

Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio, Padre di infinita misericordia,
che vuole la salvezza di tutti gli uomini,
sia con voi.

R. E con il tuo spirito. 

MONIZIONE INTRODUTTIVA

Il sacerdote introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Carissimi, Dio nostro Padre ci chiama ancora una volta a iniziare il nuovo anno catechistico, perché progredendo nella scuola e nell'esperienza di fede, diventiamo veri discepoli di Cristo. Il suo Spirito ci accompagni in questa nuova tappa del nostro cammino, perché possiamo ricevere con amore ciò che ci viene donato e trasmetterlo agli altri con le parole e con la vita. Maria, prima discepola del Signore e sede della sapienza, sia nostro modello e madre nella crescita della fede. 

MEMORIA DEL BATTESIMO

Quindi il sacerdote insieme a quanti iniziano il corso catechistico si reca, ove ciò sia possibile, al fonte battesimale, mentre si esegue un canto adatto. Dal cero pasquale si accendono le candele distribuite in precedenza a tutti i partecipanti.

Quindi si fa la PROFESSIONE DI FEDE. Il testo intercalato dai fedeli con una breve formula responsoriale - come ad es. Credo o Credo, Signore. Amen - è opportuno che sia proclamato da un catechista. Al termine tutti possono cantare o dire insieme la formula Questa è la nostra fede o altre simili.

BENEDIZIONE DELL'ACQUA E ASPERSIONE 

Quindi il sacerdote dice: 

Preghiamo umilmente Dio nostro Padre, perché benedica quest'acqua con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro Battesimo. Il Signore ci aiuti ad essere sempre fedeli ai suoi grandi doni.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio 

Poi il sacerdote, a mani giunte, prosegue:

Noi ti lodiamo, o Dio creatore,
che nell'acqua e nello Spirito
hai dato forma e volto all'uomo e all'universo.

R. Gloria a te, Signore.

Noi ti benediciamo, o Cristo,
che dal petto squarciato sulla croce
hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.

R. Gloria a te, Signore.

Noi ti glorifichiamo, o Spirito Santo,
che dal grembo battesimale della Chiesa
ci hai fatto rinascere come nuove creature.

R. Gloria a te, Signore.

Dio onnipotente
che nei santi segni della nostra fede
rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione,
benedici + quest'acqua
e fa' che tutti i rinati nel Battesimo
siano annunziatori e testimoni della Pasqua
che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen. 

Dopo la preghiera di benedizione, il sacerdote asperge con l'acqua benedetta il gruppo di coloro che iniziano il corso catechistico dicendo, secondo l'opportunità:

Risveglia in questi nuovi discepoli
della nostra scuola di fede
il ricordo e la grazia del Battesimo;
apri il loro cuore e le loro labbra
alla tua parola di vita eterna. 

Quindi asperge tutti i presenti, passando attraverso la navata della chiesa.

LETTURA DELLA PAROLA DI DIO 

Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura

At 1,3. 6-8 Mi sarete testimoni. 

Ascoltate la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli

Gesù, dopo la sua passione, si mostrò vivo ai suoi apostoli con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio.
Venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra». 

Oppure:

Gn 12, 1-4 La vocazione, di Abramo, padre del popolo di Dio.

Es 19,3-8 Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo.

Dt 5,32-33 Camminate in tutto e per tutto nella via del Signore.

Is 6, 1-8 Eccomi, manda me.

1 Pt 2,2-5. 9-12 Voi siete il popolo che Dio si è acquistato.

Mt 6,7-13 Dio è nostro Padre.

Mt 7,21-27 L'uomo saggio costruisce la sua casa sulla roccia.

Mc 10, 13-16 Chi accoglie il regno di Dio come un bambino, entrerà in esso.

Lc 10,1-6. 17-20 Rallegratevi, i vostri nomi sono scritti nei cieli.

RESPONSORIO

Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale o eseguire un altro canto adatto.

Sal 1,1-2 3 4.6  R. Beato chi spera nel Signore.

Sal 22 (23), 2-3 4 5 6 R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Sal 32 (33), 6.9 18-19 20.22 R. Il Signore è nostro aiuto e nostro scudo.

Sal 99 (100), 2 3 4 5 R. Servite il Signore nella gioia.

Sal 142 (143), 1 8 R. Insegnami, Signore, la tua via. 

BREVE ESORTAZIONE

Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione. 

Breve silenzio

PREGHIERA DEI FEDELI 

Quando si ritiene opportuno, segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Le tue parole, o Signore, sono spirito e vita.

Donaci la tua grazia,
perché possiamo essere non solo uditori,
ma operatori della tua parola e servi della verità.

R. Gesù Signore, ascoltaci.

Cristo, Figlio di Dio,
che sei venuto nel mondo
ad annunziare l'amore del Padre per tutti gli uomini,
accresci la nostra fede.

Noi ti preghiamo. R.

Cristo, servo obbediente del Padre,
che proclami beato chi ascolta la parola di Dio
e la mette in pratica,
fa' che sull'esempio della Vergine Maria
custodiamo nel cuore le tue parole.

Noi ti preghiamo. R.

Cristo, maestro buono,
che doni la sapienza ai piccoli,
infondi in noi il tuo Spirito,
perché possiamo conoscere i misteri del Regno.

Noi ti preghiamo. R.

Cristo, pastore delle nostre anime,
che fai risuonare la tua parola nella Chiesa,
fa' che la conoscenza della verità
renda sempre più saldi i vincoli di comunione fraterna.

Noi ti preghiamo. R.

Cristo, luce del mondo,
guida i nostri passi,
perché camminiamo liberi e lieti nella via dei tuoi precetti.

Noi ti preghiamo. R.

Cristo, salvatore del mondo,
suscita tra noi nuovi missionari del Vangelo,
perché la tua parola si diffonda
e sia glorificata su tutta la terra.

Noi ti preghiamo. R. 

Segue la preghiera del Signore:

Padre nostro. 

PREGHIERA DI BENEDIZIONE

Poi il sacerdote, con le braccia allargate pronuncia la preghiera di benedizione: 

Padre della luce,
noi ti lodiamo e ti benediciamo
per tutti i segni del tuo amore.
Tu hai fatto rinascere questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
nel grembo della Chiesa madre
e ora li chiami come discepoli e catechisti
ad ascoltare e annunziare la parola che salva.
Alla scuola del divino Maestro
tu li guidi alla conoscenza del mistero
nascosto ai dotti e agli intelligenti
e rivelato ai piccoli.
Fa' che crescano nella fede
fino alla piena maturità in Cristo,
per divenire viva testimonianza del Vangelo.
Intercedano per loro
Maria, madre della sapienza,
e i santi nostri patroni [san N.].
Il tuo Santo Spirito doni a ciascuno di noi
la grazia di collaborare
in semplicità e letizia
all'edificazione del tuo Regno
gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Quindi il sacerdote, stendendo le mani sui presenti dice:

Dio, Padre misericordioso,
vi illumini con la luce del suo Verbo fatto uomo
e vi confermi con la grazia del suo Spirito:
ciò che apprenderete con la mente,
credetelo con il cuore
e confermatelo con le opere.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

R. Amen.

A conclusione si recita la preghiera dei genitori e degli educatori per i figli.

O Padre,
ci rivolgiamo a Te all’inizio di questo anno nel quale la nostra comunità desidera dedicarsi in maniera rinnovata a servizio della crescita dei ragazzi e dei giovani.
Siamo consapevoli che il futuro passerà dal modo con cui saremo riusciti a rendere sensibili, forti, libere le coscienze di coloro che oggi sono giovani.
Sappiamo che non possiamo lasciare a loro stesse le nuove generazioni; e che non possiamo lasciare soli genitori, educatori e insegnanti a portare la responsabilità di dare un senso e un orientamento alla vita.
Vogliamo tutti insieme, come comunità, assumerci il compito di dare ai ragazzi e ai giovani ragioni di vita e di speranza; vogliamo con loro credere nel futuro. Vorremmo riuscire a fare loro toccare con mano, nelle nostre esistenze, che la vita vale la pena di essere vissuta e che, alla luce del Vangelo e sulla traccia del tuo Figlio Gesù, essa acquista una vastità di orizzonti, una pienezza e un’intensità che va al di là di ogni possibile desiderio.
Siamo coscienti di aver contribuito a preparare per loro una società che ama più le cose che le persone, che esclude i deboli, che non si indigna per l’ingiustizia e non sa più piangere per il dolore dell’altro.

Tu sai, Padre, che anche gli adulti sono spesso sopraffatti dalla stanchezza, spenti dalla disillusione, e che la vita appare loro talvolta più un peso che una benedizione.

Sappiamo quante volte non abbiamo saputo orientare i desideri dei più giovani, non abbiamo saputo trovare le parole giuste per comunicare loro la bellezza della vita e della fede; quante volte non siamo riusciti a riconoscere e ad accogliere le loro spinte al bene o non abbiamo saputo rispettare e decifrare i loro silenzi.

Come discepoli del tuo Figlio, non abbiamo saputo far vedere tutta la bellezza di una vita vissuta secondo il Vangelo.

Padre,

mentre ti chiediamo di avere misericordia per le nostre povertà, invochiamo con ancora più forza il dono del tuo santo Spirito, senza il quale nulla ci è possibile.

Sostenuti da te, sentiamo di poterti presentare il nostro rinnovato impegno.

Desideriamo impegnarci in modo nuovo per l’educazione delle nuove generazioni.

- Ci impegniamo a sentire tutti i nostri ragazzi e giovani come figli nostri, e ad ascoltarli nel loro bisogno di vita, di amore, di pienezza, di gioia;

- Ci impegniamo a fare loro vedere con la nostra vita di ogni giorno quanto sia bella, buona e gioiosa un’esistenza che si svolge sotto il tuo sguardo di Padre e che attinge al Vangelo di Gesù;

- Ci impegniamo ad avere uno sguardo di predilezione per i ragazzi più fragili, quelli che sono stati troppo poco amati e che rischiano di non credere più in nulla;

- Ci impegniamo a far sì che le ragazze e le giovani siano rispettate per la loro dignità ed educate a custodire per tutti quella riserva di tenerezza di cui ha grande bisogno la società;

- Ci impegniamo a sostenere le famiglie, a diventare ogni giorno alleati dei genitori in quel compito educativo che sentiamo anche nostro;

- Ci impegniamo a non pretendere dai giovani che siano migliori di noi, ma insieme con loro vogliamo dar vita ad un mondo pienamente umano;

- Ci impegniamo a far loro posto nella nostra comunità e nella società, consapevoli che la giovinezza della Chiesa ha bisogno della loro presenza, del loro pensiero, del loro cuore, della loro novità.

Ti presentiamo Padre la nostra preghiera per l’intercessione di Maria, Madre di Gesù e Madre di ogni donna e uomo. Lei, che conosce la bellezza e la fatica di accompagnare verso la vita il giovane Gesù, sostenga il nostro cammino.

Amen